Ero davanti alla televisione a guardare la partita dei mondiali Brasile – Cile e d’un tratto, tra un guizzo di Neymar e l’altro, mi è venuta in mente una domanda “ma quali sono i fiori ufficiali di ogni stato?” E così mi sono messo a cercare fiori online, iniziando proprio dal fiore ufficiale del Cile, la lapageria, di cui voglio parlarvi oggi.
Il Copihue, come viene chiamato in Cile, deve il suo nome scientifico di Lapageria Rosea alla prima moglie di Napoleone, Giuseppina Lapagerie, che lo ha portato in Europa per abbellire i suoi giardini privati, sua grande passione.
Il fiore è originario della regione centro-sud del Cile, tra Valparaiso e Osorno, vicino alla città di Conception, dove cresce in boschi ad alto tasso di umidità. Se ne sono visti anche in alcune zone dell’Africa, in Europa è invece un fiore prettamente importato, che va coltivato con attenzione e tenuto in luoghi umidi.
Si presenta con un fusto duro, flessibile e contorto, di colore marrone chiaro, le foglie sono invece ovali e dure, con il bordo liscio e più spesso, di colore verde scuro nella parte esterna e verde più chiaro in quella interna. Il fiore del Copihue è invece di un rosso intenso, proprio come il rosso della bandiera nazionale cilena o delle maglie della nazionale di calcio, ma si presenta anche il varianti rosa, bianco ed avorio; la forma è campanulata, con sei petali che possono arrivare a 15 cm di lunghezza. Nel periodo di fioritura la pianta produce anche un frutto commestibile chiamato pepino, dal sapore dolce.
Si tratta di un fiore molto costoso, che a causa proprio del suo valore commerciale è a rischio d’estinzione ed è stato dichiarato specie protetta. Viene esportato principalmente in Europa, dove trova posto nei giardini più eleganti e preziosi. Scordatevi dunque la consegna fiori a domicilio per il vostro giardino, sempre che non abbiate a disposizione il giusto budget.
Attorno al Copihue girano anche diverse leggende, tramandate dai Mapuche, degli abitandi amerindi del Cile. Si narra ad esempio che in battaglia i guerrieri salissero sui tronchi di questi alberi per vedere dall’alto l’esito dello scontro e rendendosi conto dei compagnia che giacevano sul suolo piangevano per loro lacrime che poi si trasformavano in questi fiori di sangue. Il Copihue è diventato così il fiore per ricordare i morti in battaglia.
Un’altra leggenda narra dell’amore proibito di due giovani, la principessa mapuche Hues e il principe Copih, della tribù nemica pehueanche. Un giorno furono trovati sulle sponde del lago Nahuel dal padre di lei, che furioso nel vedere il principe nemico con sua figlia trafisse entrambi con una lancia nel petto, facendoli sprofondare nel lago. Quando le due tribù, tristi per la loro morte, andarono sul lago per ricordarli, dalle acque spuntarono due lance intrecciate da una pianta rampicante, con in cima un fiore rosso sangue ed uno bianco. Da quel giorno il fiore prese il nome dei due giovani, Copihue.